Da qualche mese i cittadini residenti nelle aree prospicienti l’edificio dell’INAIL sito in via Ferruzzi 40 ci hanno segnalato la presenza di un’eccessiva emissione sonora proveniente dai nuovi impianti di climatizzazione posti in essere a seguito dei lavori che si stanno e dalla cabina di trasformazione presenti all’interno dell’edificio dell’Ente, sia nel corso del giorno che soprattutto di notte, quando viene amplificata anche a causa del silenzio generale del quartiere.
Da informazioni acquisite siamo venuti a conoscenza che la sede di via Ferruzzi è stata designata quale centro di backup dei dati informatizzati dell’Ente ed i continui cali di tensione hanno portato alla necessità di effettuare dei lavori di sostituzione degli impianti di raffreddamento con altri più potenti.
Allo stato non siamo in grado di capire se i lavori posti in essere nel detto stabile siano completati o meno, e, nel primo caso, vorremo sapere se e quando verranno asportate le gru che sono installate su suolo pubblico, ripristinando lo stato precedente ai lavori.
Lo scrivente Comitato ha provato ad interpellare direttamente la sede di via Ferruzzi senza successo, con una precedente missiva del 6 luglio u.s. rimasta priva di riscontro, nota questa inoltrata altresì alla Presidenza del Municipio XII, all’Ass.re all’Ambiente Municipale ed all’ARPA Lazio, Unità Acustica di via Boncompagni.
Posto che la Legge n° 447/1995 (nell’art. 2 primo comma lettera “a”) ha ridefinito il concetto di inquinamento acustico, qualificandolo come “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane”, e sancendo espressamente che esso concreta (in ogni caso) “un pericolo per la salute umana”tutelabile ai sensi dell’art 32 della Cost si chiede un intervento immediato delle autorità competenti al fine in primo luogo di accertare l’entità del rumore emesso dai detti impianti e se gli stessi siano di intensità tale da arrecare disturbo alle occupazioni ed al riposo di un numero indeterminato di persone.
D’altro canto é consolidato orientamento della Corte Cassazione che per la sussistenza della contravvenzione prevista dal primo comma dell’art. 659 c.p. è sufficiente la dimostrazione che la condotta posta in essere dall’agente sia tale da poter disturbare il riposo e le occupazioni di un numero indeterminato di persone, anche se una sola di esse si sia in concreto lamentata.
Né l’ipotesi contravvenzionale prevista dal primo comma dell’art. 659 c.p. può essere esclusa per il solo fatto che nell’esercizio di una attività rumorosa l’agente non abbia superato i limiti di rumorosità previsti dall’art. 4 D.P.C.M. 14/11/1997. Infatti l’agente, il quale svolge attività di per se rumorosa, è comunque sempre obbligato non solo a rispettare le disposizioni di legge e le prescrizioni impartite dall’Autorità, ma anche a porre in essere tutte le cautele necessarie ad evitare il disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. Non vi è dubbio che le due ipotesi previste dall’art. 659 c.p. possono concorrere, di guisa che, anche se non ricorre la violazione di disposizioni di legge o di prescrizioni imposte dall’Autorità, dovrà ritenersi sussistente l’ipotesi prevista dal primo comma dell’art. 659 c.p., qualora i rumori prodotti siano di intensità tale da superare i limiti di normale tollerabilità, generando disturbo alle occupazioni ed al riposo delle persone.
Come potrà ben comprendere la finalità dello scrivente Comitato, nella sua qualità di portatore degli interessi dei cittadini del quartiere, è quella di tutelare i residenti e quindi di trovare, considerati i buoni rapporti sempre avuti con l’INAIL di via Ferruzzi ed ove ciò sia attuabile, una soluzione confacente alle esigenze sia della popolazione che dell’Ente da Lei rappresentato.
E’ di tutta evidenza che di contro saremo costretti ad attivarci diversamente.
A tal fine siamo quindi a richiederLe formalmente un incontro volto a risolvere bonariamente le questioni che ci vedono reciprocamente interessati.
Il CdQ