BRUNO CAPEZZALI

 

 

Titolo di Studio 

Laurea in Scienze politiche

 

Esperienze di lavoro e nel sociale

Dirigente di Autostrade per l’Italia , in pensione dal 2007

Presidente della Associazione La Vigna dal 2007 al 2009 e dal 2009 al 2011.

Membro del CdQ Vigna Murata nel triennio 2012-2015

 

Motivazione della candidatura

Contribuire alla soluzione dei problemi dei nostri quartieri, al miglioramento della qualità della vita ed alla valorizzazione delle realtà sociali e culturali presenti nel territorio. Nonostante le tante carenze, i problemi ancora aperti, il nostro quartiere immerso nel verde di un grande parco presenta caratteristiche di pregio non comuni.  Regalare un po’ del proprio tempo e delle proprie energie per fare qualcosa di utile per il quartiere … sarà un piacere, oltre che un impegno civico.

 

Programma

 

Non un vero e proprio programma  ma  alcune  idee che , mi auguro, possano dare vita ad un più organico programma dell’intero CdQ. 

Innanzitutto va ricordato che il CdQ uscente ha ben lavorato e dunque il primo compito sarà quello di proseguire e completare le iniziative e le azioni già messe in campo. In particolare quelle relative

• al completamento del Piano di Zona , in particolare alla prosecuzione delle azioni per la cessione al Comune di Roma delle aree pubbliche e la restituzione al quartiere del “santa Rita” ormai in dirittura d’arrivo
• alla creazione un sistema integrato di mobilità pubblica-privata del quadrante Ardeatino-Laurentino e di specifici interventi per ridurre al minimo l’impatto sul nostro quartiere e sull’area verde del fosso della Cecchignola degli effetti della fortissima pressione urbanistica che nel breve tempo si riverserà nel nostro quadrante, a causa dell’ingente e sconsiderato programma di costruzione di nuove abitazioni per circa un milione di metri cubi
• al miglioramento del sistema di gestione del verde di Fonte Meravigliosa e Prato Smeraldo ed, in prospettiva, alla costituzione di un unico organismo Fonte Meravigliosa-Prato Smeraldo, una volta completati i passaggi formali di ambedue le aree al Comune di Roma.

 

Purtroppo i problemi del quartiere sono ancora tanti(peggiorati nel tempo) e riguardano sia la manutenzione delle strutture pubbliche (il rifacimento dei marciapiedi ormai spaccati dalle radici, la manutenzione delle strade ormai abbandonate, il degrado dell’area dell’ex  campo bocce  e della pista di pattinaggio ripristinati ad opera del CdQ  e dei cittadini,ecc) sia l’ambiente ed il decoro (le alberature che cadono, la pulizia delle strade ed il decoro dei muri,  i giochi per i bimbi, le piste ciclabili, ecc. )

Problemi vecchi e nuovi devono essere affrontati con determinazione, ma anche una graduazione di intervento  che tenga conto delle situazioni di  maggiore urgenza e delle prioritàindicate dai cittadini

 

Una particolare attenzione dovrà essere posta al tema della sicurezza ( negli ultimi periodi vi è stata una recrudescenza di attività illecite) attraverso una maggiore presenza delle forze dell’ordine (carabinieri, polizia, vigili urbani), la costituzione di un centro mobile di polizia ed attraverso l’attivazioni di forme di controllo attento e consapevole del territorio da parte dei cittadini( in collaborazione con le forse dell’ordine) allo scopo di segnalare e prevenire eventuali atti illeciti, senza tuttavia dimenticare che la collaborazione tra vicini è importante perché si instauri un sereno clima di sicurezza all’interno della comunità e non per alimentare clima di sospetto e diffidenza tra i cittadini.

 

L’idea di base è comunque quella  di promuovere, come già detto, iniziative volte  a migliorare il quartiere nelle sue forme visibili (decoro, manutenzione, viabilità, sicurezza, ecc) ma  anche promuovere la qualità della vita nei diversi aspetti (servizi, ambiente, tempo libero, ecc) attraverso la creazioni di momenti e di spazi che in qualche modo favoriscano l’aggregazione e  l’incontro tra gli abitanti.

In questa prospettiva la nuova struttura del “Santa Rita” che ci auguriamo venga restituita  al più presto agli abitanti di Fonte e Prato ed il riutilizzo dell’ex area bocce potranno certamente diventare punti di riferimento per l’intero quartiere e mettere finalmente in  relazione  le diverse realtà sociali culturalidella zona, che al momento viaggiano piuttosto separate.

 

Un altro aspetto riguarda il problema del degrado del quartiere, quello  derivante dall’incuria  da parte delle istituzioni, ma anche quello generato  dai comportamenti consapevoli o inconsapevoli  delle singole persone, come il parcheggio “dove capita” (in seconda o terza fila), le deiezioni canine nei prati e sui marciapiedi, la spazzatura abbandonata fuori dai bidoni, la guida pericolosa, i cartelli stradali abbattuti, i tombini stradali intasati, le panchine divelte, le scritte sui muri, i cartelloni “selvaggi” sui marciapiediIl quartiere lo fanno gli abitanti e i comportamenti non responsabili come quelli sopra ricordati vanno condannati e segnalati nelle forme più opportune.

 

Infine due considerazioni di carattere generale

 

1. Il CdQ non deve essere un luogo di competizione politica, dove far prevalere interessi personali e di partito. Il CdQ deve porsi come strumento di partecipazione  e di elaborazione  delle  idedelle istanze del’intera comunità (non di gruppi singoli) e di collegamento con le Istituzioni in quanto tali, senza creare legami privilegiati verso questa e quell’areapolitica che favorisce solo politiche di scambio e di sottobosco clientelare.   Il vero riferimento siano icittadini, le loro istanze, le loro proposte.
2. In questi anni abbiamo sperimentato come la partecipazione dei cittadini sia uno strumento importante per  valorizzare e migliorare i beni comuni che appartengono al quartiere. Lo abbiamo fatto nel ripristino nel parco giochi dei bimbi di via Arcidiacono, nel restauro e  messa in sicurezza della pista di pattinaggio di via Drago e del percorso fitness e soprattutto nella riqualificazione dell’area dell’ex campo bocce.  Al momento, purtroppo a causa delle carenze di mezzi pubblici, è dei pochi modi  per sottrarre al degrado aree di interesse pubblico, ma anche un modo di riappropriarsi da parte dei cittadini di spazi dove sviluppare momenti di socialità e di incontro

 

 

Capezzali Bruno